PANICO E FRUSTRAZIONE

occhio agli occhiali…

Per una persona come me, che cerca di essere sempre in controllo, il trovarsi in pieno panico è stata una cosa nuova e brutta.
Per fortuna la causa scatenante è stata risolta e con la soluzione si è dissolto anche il panico… Cosa grave? No, però una concomitanza di piccole cose irrisolvibili, sommate, possono generare panico vero.
La storia: esco a portare fuori l’ormai celebre Mou, il tempo è caldo e umido, la schiena scricchiola per il nervo sciatico, i moscerini sono impegnatissimi in quello che riesce loro meglio: rompere le scatole al mondo e la passeggiata assomiglia per una volta ad una tortura medioevale… Siamo in un prato con l’erba tagliata ma non rastrellata e, in un tentativo di scacciare dei moscerini molto insistenti, urto i miei occhiali (da vista) che volano da qualche parte. Premessa, non è una miopia esagerata, però unita all’astigmatismo e alla presbiopia che si è palesata con il passare degli anni, essere improvvisamente senza occhiali per cercare gli occhiali stessi in metri di prato mischiato a fieno, può scatenare qualche momento di panico. Ovviamente ti guardi intorno e scopri che, nell’unico momento in cui serve che ci sia qualcuno per darti una mano (degli occhi più che altro) non c’è nessuno!!! Allora il panico aumenta: paura di non trovarli più, paura, muovendoti di calpestarli, paura di trovarli rotti… Telefono a mia moglie e mentre gli sto chiedendo di venire a ricuperare l’orbo impanicato, l’orbo stesso vede un riflesso a un palmo da un piede e ritrova il tesoro perduto… Dissolvenza a bianco, dissolvimento del panico, sorriso ritrovato. Brutta roba il panico.

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