anche qui deformazione professionale…

Ti svegli con calma, classico di quando si è in ferie, non ti aspetta nessun impegno in particolare e quindi te la prendi comoda. Fai colazione, apri un social e viene fuori una di quelle notizie che ti colpisce come un maglio: la morte di Nadia Toffa. Lo sapevamo tutti che era ammalata e sapevamo tutti che è difficile uscirne da quella malattia bastarda.
Però quel viso, quel sorriso, pensavi avrebbe battuto anche la malattia, tanto solare era. Pur avendo lavorato anche a Mediaset in tempi diversi, non ho avuto mai l’occasione di farlo con lei: in questo caso vivo questa terribile notizia come la vivono tutti i telespettatori, come la può vivere un fan della trasmissione ed in particolare suo.
Perchè amo le persone solari, le persone che trasmettono positività, sorridenti dentro e fuori e la Toffa lo era.
In più, piccola deformazione professionale, era una delle persone che “bucava il video” in assoluto più della maggioranza delle persone che passano davanti alle telecamere. Spiego il concetto di bucare il video: non è la bellezza, e nemmeno il fisico più o meno appariscente, ma è la capacità d’illuminare il video, quella di passare lo schermo ed essere con te, nel posto dove stai vedendo la tv, il fatto di rendere disponibile la persona che ti guarda, a farlo volentieri. E non è una cosa da poco…
Umanamente e televisivamente una perdita tremenda, ma il messaggio che ha lasciato a tutte le persone che stanno combattendo la sua stessa battaglia, è straordinario. Ha dato più forza lei che tante terapie, ha insegnato come si può fare a vivere nonostante tutto.
Mi ricorda un caro collega e amico, anche lui partito prematuramente, anche lui persona strapositiva, ironica, intelligente, anche lui portatore straordinario di positività verso la vita, vero Senatore?

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