SANTA NORMALITA’

Tra una discontinuità e l’altra, per fortuna, capitano alcune cose normali, classiche , tipiche del proprio tran-tran quotidiano, che ti rimettono in pace con te steso.
Paradossalmente le settimana di vacanza appena passata ( e tra l’altro l’unica di quest’anno) ci ha rilassati, ci è ovviamente piaciuta, abbiamo staccato dal quotidiano, ma ha creato discontinuità.
Così mentre prima la normale normalità, la noiosa noia e le stesse, sempre quelle, cose che si fanno , non increspavano le onde e la risacca era sempre uguale, rilassante. Dopo una rilassante vacanza completamente diversa dalla faticosa normalità si è alterato tutto: un’extrasistole nel battito normale…
Adesso, tornando nella routine del lavoro in televisione, che sfido chiunque ne conosca i ritmi a definirlo normale e rilassante, poco alla volta penso di rimettermi a regime.
Quindi, giornate in cui il momento più entusiasmante è una riunione sui massimi sistemi, che tali sono solo per chi l’ha indetta, per passare alla successiva dove ti fiondano a produrre una trasmissione o in studio o in esterna di cui nessuno o quasi sapeva nulla sino a cinque minuti prima e di cui si sa poco o niente.
Santa anormalità…

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