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Giorni Strani

Anche se il titolo corretto dovrebbe essere
“il giorno del marmottumarell”…
Una sequenza di giorni uguali, che anche quando uno tenta di farli diversi, tornano ad allinearsi con i precedenti.
In realtà, originariamente, il tentativo del pensiunàa era quello di creare una routine sulle cose principali. In modo che il resto del tempo lo si poteva usare per cose nuove o comunque fuori dalla sequenza iniziale.
Si. Come no… Alla fine rimane la sequenza e buonanotte al secchio. Perché, nascosta dietro l’angolo delle (minime) difficoltà, c’è la pigrizia che genera velocissima una o più scuse, perdendo il momento buono e facendo slittare la decisione nel : “..ma ormai è tardi , non facciamo a tempo…”!
Esempio? Da quando sono in pensione ho preso: una tastiera da 88 tasti pesati per ricominciare a suonare il pianoforte, abbandonato una trentina di anni fa.
Mi hanno regalato una sacca da golf per reiniziare a giocare.
Mi sono comprato all’asta su EBay due telecamere che usavo quando noi registi giravamo i ritiri delle squadre di calcio per i posticipi. Secondo voi, ho cominciato a usarli seriamente?
Il pianoforte lo strimpello, mi metto a fare le scale per esercitarmi e leggo qualche nota da spartito ma per il resto sono abbastanza fermino. Il risultato per ora non è quello voluto (eufemisimo).
La sacca da golf è lì che mi guarda in attesa del ritorno di un clima più civile e meno freddino, nel frattempo gioco a golf con Oculus…
Le due telecamere sono nelle rispettive borse: le spolvero, le faccio girare un pò e aspetto l’occasione buona per girare qualcosa. Meglio: aspetto un’idea per poter trovare l’occasione buona da girare!
Nel frattempo, mentre (non) succede tutto questo, aspetto i risultati della ristrutturazione della casa di mia mamma, che dovrebbero essere più o meno a metà dell’opera. Anche qui, più o meno. Il giorno della mormottumarell prosegue…

Dalla “nuttata” alla settimana…

Buone parole, buoni pensieri, buone opere…

Brutta roba la pigrizia! Si parte con le migliori intenzioni, poi come un sentiero che comincia in piano e poi, poco alla volta comincia ad aumentare l’inclinazione fino a diventare una vera e propria arrampicata, le buone intenzioni rimangono sempre più tali, cioè intenzioni e non si concretizzano. Intanto dalla settimana di notturne causa degli studi di Moto GP oltreoceano, siamo passati ad esterne vere, in un paio di stadi di calcio dove la cosa più divertente ed importante è stata il ritrovare vecchi colleghi ed amici. Grandi abbracci e discorsi a base di “… ti ricordi quando…” oppure “ hai per caso rivisto…” che riempiono il cuore e ti fanno rendere conto che tutto sommato non si ha lavorato solo per la pagnotta ma anche perché anche il lavoro è vita dove ci sono “amici, nemici o semplici conoscenti…” ( Cit. Sturmtruppen di Bonvi). Il tutto condito da posti dove, se il lavoro ti lascia un paio di ore libere, puoi fare turismo dell’anima, il turismo dei ricordi: a volte dolce, spesso malinconico e altre deludente. I saggi dicono di non tornare dopo tanto tempo in posti dove sei stato bene: la delusione è dietro l’angolo. Ok, giusto. Però, anche la malinconia non è uno stato d’animo sempre negativo: spesso si mischia con ricordi e sentimenti buoni, immagini e ricordi di persone care che riemergono prepotentemente è questo è cosa buona… È Cominciato il periodo in cui noi Fercioni concentriamo il grosso delle cose importanti, in positivo e in negativo, cerchiamo di concentrarci sulle prime ed eliminare le seconde, almeno per un po’: non è semplice perché in questo periodo se ne sono andati affetti molto cari e non è facile non pensarci o farlo solo con i ricordi belli… Allora parola d’ordine in questi giorni : positività , solo parole buone, pensieri buoni e opere buone.