Famiglia Fercioni

dal 1842 ad oggi:

lIl passato , non lontanissimo, della famiglia Fercioni: dal 1842, anno di nascita di Giuseppe Fercioni il capostipite sino al 1973 anno di chiusura dell’Atelier G.T.Fercioni sopravvissuto poi, grazie ad Aldo e Ruggero, i due figli maschi del fondatore Giovanni Tranquillo, per dodici anni alla sua scomparsa. Renata, unica figlia femmina divenne moglie di Umberto Onorato, pittore, caricaturista nonché critico teatrale ed autore. Pagine dedicate alle origini della famiglia, alla storia di Giovanni Tranquillo Fercioni e del suo Atelier, alle immagini degli abiti indossati da “mannequin”(modelle, si direbbe adesso), più o meno famose, a personaggi e Vip che hanno attraversato la storia della nostra famiglia.

Il tempo passa e le attuali generazioni della famiglia Fercioni vedono, in ordine decrescente d’età: Gianugo, ex bancario nonché scrittore part-time vittima del Covid nel 2020, Gianmaurizio, scenografo e ” guru” del tattoo internazionale, Gianluca, anche lui purtroppo ci ha lasciato prematuramente, pittore e scultore versiliese adottivo ed il sottoscritto Giancarlo, regista televisivo e webmaster part-time… ora Umarell.
Poi ci sono le nuove generazioni che stanno cominciando a farsi spazio: Giovanni, Olivia con sua figlia Ada e Martina mia figlia. Inoltre ci sono delle (sinora…) misteriose presenze negli Stati Uniti: Judith, designer d’interni a L.A. e Peter.

Oggi la famiglia Fercioni ha preso differenti direzioni per ciascuna delle famiglie: la generazione di Renata, Aldo e Ruggero non è più con noi. Aldo Fercioni dopo la chiusura dell’Atelier avvenuta nel ’73, ha continuato a lavorare presso l’Associazione Industriali Abbigliamento, che aveva contribuito a fondare, nonostante diversi problemi di salute sino alla sua morte avvenuta nel 1978.
Ruggero fece lo stesso rimanendo però a Viareggio sino alla sua morte avvenuta nel 1979.
La sorella maggiore, Renata se ne andò nel 1982, in gennaio. Riposano tutti vicino ai loro genitori e a Umberto Onorato, marito di Renata, nella tomba di famiglia al Cimitero Monumentale di Milano. 
La generazione successiva, la nostra, vedeva due single e due sposati con figli: Gianugo, dopo aver lavorato anni in banca e fatto un grande lavoro di ricerca sulla moda e sulla famiglia è stato pensionato fino al 2020, quando il maledetto Covid se l’è portato via..
Gianmaurizio è scenografo e sopratutto il guru dei tatuatori italiani (vedi sito) ed uno dei più celebri anche a livello internazionale, è sposato con Luisa, scrittrice, e ha due figli: Giovanni (per continuare la tradizione del nome del nonno), ed Olivia, che sta ricalcando le impronte del padre, sia per quello che riguarda la scenografia che per i tattoo, e adesso c’è anche una nipotina, Ada. 

Gianluca dopo essere rimasto a vivere in quel della Versilia alla scomparsa dei genitori,dove ha dipinto e scolpito, se n’è andato prematuramente nel ottobre del 2015. 
Io (Giancarlo), sono qui a scrivere (vizio che non ho mai perso), ora pensionato, dopo aver fatto come lavoro per 32 anni il regista televisivo, sono sposato con Nadia da 38 ed ho una figlia, Martina, fotografa e make-up Artist  sposata da tre anni .

Gianugo, Mamma Graziella ed io a Viareggio, al Principe di Piemonte
Prime Agfa Color (dominante evidente) con me come soggetto..
Pranzo nel tinello di via Montenapoleone, da sx :Gianugo, papà Aldo, mamma Graziella ed io.
Provino della foto di GianMaurizio Fercioni a carnevale, vestito da scozzese. Tutti i costumi venivano fatti dal nonno Giovanni.
KodaKChrome della mia Cresima: da sx a dx,Mamma Graziella, mio fratello Gianugo, io, nonna Ada, zio Romano, nonna Maria, mio cugino GianLuca e mia zia Paola.
Il mio certificato di battesimo avvenuto presso l’Ospedale S.Giuseppe con tutti i miei nomi …
Io in canoa con papà Aldo a destra che mi cura…
5a B scuola elementare Luigi Rossari in via Spiga a Milano, io e la mia classe. Secondo a destra della fila in alto c’è Giovanni Gastel, mio compagno di banco e poi uno dei più grandi fotografi Italiani. Anche lui, purtroppo , vittima del Covid.
Aldo fercioni, mio padre, sul portone del Palazzo Bagatti Valsecchi in via S.Spirito a Milano, dove si trovava l’ultima sede dell’Atelier G.T.Fercioni.
Il negozio Fercioni a Viareggio, sul lungomare. In posa davanti all’ingresso Rina, Laudomia e nonna Ada.
Gianluca, GianMaurizio e GianUgo Fercioni in via Firenze a Viareggio, davanti alla casa dei nonni.
La foto istituzionale di Giovanni Tranquillo Fercioni

Sito così è se mi pare… di Giancarlo Fercioni