SENZA IMMAGINI (…e in maiuscolo)

Questa è la dimostrazione di quanto sono stato bene ieri sera… Nessuna foto, adesso si direbbe nessun selfie, a documentare la serata. Questo per un motivo molto semplice, ogni volta che ci ritroviamo è come se ci fossimo visti poco prima: ricominciamo a chiacchierare, discutere, raccontarcele riprendendo dal giorno prima e non c’è bisogno di conferme visive… anche se il giorno prima era di diversi anni fa. Ci sono rimpatriate che hanno bisogno di tutto il caravanserraglio di foto, indirizzi, raccomandazioni alla fine ed esclamazioni di stupore all’inizio. Questa con Angelo, Gianfranco e Rosy tutte le volte che si ripete è un piccolo miracolo. A parte che ci troviamo uguali. Ho scritto “ci troviamo” non “che siamo”, noi ci vediamo uguali e il fatto che qualcuno sia più stempiato, qualcun’altro sia più segnato, altri ancora più o meno in sovrappeso, passa in fanteria, come si diceva una volta, cioè non lo nota nessuno. Poi l’ho vissuta da milanese che dopo anni in cui Milano l’ho sfiorata solo per lavoro ci torna con nuove luci e vecchie piazze e mi sono goduto tutta la strada da e per l’appuntamento. Poi siamo vicini a Natale e Milano come nelle città di carattere durante le feste esplode di luci, colori e mostra la sua anima brontolona e fraterna. Se poi aggiungiamo il fatto che il giorno dopo (oggi)  è il compleanno di una persona altrettanto cara che conosco solo da 48 anni, (vero Nique?) diciamo che il cerchio si chiude. Nel senso buono, visto che le settimane precedenti non sono state un esempio di serenità e relax, ma questi ultimi due giorni hanno rimesso le cose a posto. Grazie amici. Niente immagini, solo ricordi solidissimi e tanto affetto. E tanto basta.

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