Cominciare la giornata apparentemente bene, colazione, preparare i pelosoni per l’uscita mattiniera. Poi guardi fuori e vedi … che non vedi!
Nebbia. Che abbinata al clima stagionale vuol dire freddo che ti entra nelle ossa nonostante l’essere vestito e imbottito a cipolla. Comunque entri nel parco e la nebbia dà un senso di magia che ne attenua l’effetto negativo, con le sue immagini sfumate. Riesco a scattare qualche immagine prima di avere le mani piene … di sacchettini abbondantemente farciti da Mou e Sky che mi porterò a spasso insieme a loro, vista la latitanza di cestini, almeno per un paio di chilometri. Poi, a passeggiata fatta, tornando verso l’uscita, mi appare tra la nebbia una figura che conosco bene da diversi anni con due sagomine a quattro zampe. La cosa strana è che una delle sagomine, la più piccola, è Golia, un attempato ma vispissimo cagnolino che viene a salutare. L’altra, che doveva essere una pelosona dolcissima, quasi pastore maremmano, Neve , non lo era. Poi mi avvicino un po’ e vedo che la persona che li tiene al guinzaglio ha un respiratore ad ossigeno. Voi direte : ma questa persona avrà un nome? Sicuramente, ma io non lo so, come spessissimo succede tra gli amici di cane. Conosci e sai i nomi dei cani, ma spesso chi lo porta a spasso è “il padrone di … “, anche se lo conosci da anni. E una volta a portata di voce mi racconta: lui ha avuto il Covid ed è stato tre mesi in ospedale e una volta uscito ha scoperto che Neve aveva un brutto tumore alla spina dorsale. Una cagnolona dolcissima, amica amica di Mou, che purtroppo non ce l’ha fatta, poco dopo il rientro del suo padrone. Una persona dolcissima e un cane altrettanto dolce che non ce l’ha fatta. Non riesco neanche a raccontarlo bene, mi ha intristito tanto. La domanda è sempre la stessa : perchè ad una delle persone e quattrozampe più gentili che conosco..? Non mi sembra giusto. Dovrebbe esserci un karma che aggiusta queste cose, che le rende come dovrebbero essere. Adesso ha un’altra cagnona, che somiglia tanto a lei. Non vedo per adesso una conclusione felice, come dovrebbe essere… Io credo al lieto fine: sarà perchè ho un umore nebbioso come il tempo che adesso vedo fuori dalla finestra, confido nel sole.
Archivi tag: nebbia
questione di punti di vista…
Oggi è la classica giornata che puoi vedere in molti modi, a seconda dal tuo punto di vista. Meteorologicamente bellissima: ieri notte è passato un temporale con tutti gli annessi e connessi. Lampi, tuoni, scrosci di pioggia, vento ecc. Quindi la passeggiata mattiniera viene fatta con un cielo limpidissimo e nei tratti soleggiati ci sono dei contrasti di colori fantastici. Molte persone in giro, più runners del solito (è domenica…), i nordic walkers (quelli con le bacchette da sci, senza gli sci…), ciclisti in gara con se stessi, tanti cani a spasso con i loro umani. E quindi, direte voi, dov’è il punto di vista differente? Se passate nelle zone in ombra ve ne accorgete subito: 200% di umidità, scarpe bagnate in un microsecondo, una nebbiolina quasi londinese e i primi stormi compatti di moscerini che vorresti abbattere con una contraerea. Poi una scoperta, o meglio, una dimenticanza nei post precedenti. Vi ricordate quello sugli “umarell”? I pensionati osservatori? Ne ho dimenticato un tipo importantissimo, molto caratteristico e classico delle zone dove ci sono parchi con animali di tutti i generi: quello con il sacchetto del cibo, spesso accompagnato da nipotino al quale insegna come dare da mangiare agli animali. Purtroppo in molti casi il cibo sbagliato. Pane secco per i pesci, granaglie per papere, oche e cigni , insalata per le tartarughe d’acqua dolce, noccioline per gli scoiattoli ed ogni sorta di schifezze per i cani, che comunque gradiscono sempre… E ultimissimo tipo, il fotoumarell: normalmente dotato di vecchia reflex pesantissima, con zaino ed ottiche intercambiabili, alla ricerca di:
1) uccellini che ha scoperto leggendo su internet e che pensa di aver avvistato nel giardino sotto casa.
2)scoiattoli ormai obesi per tutto quello che gli danno da mangiare per farli scendere dagli alberi.
3)piante secondo loro rarissime, che fioriscono solo alle ore 16 e 47 e 15 secondi dopodiché si disintegrano.
Sono riconoscibili perché si aggregano naturalmente per scambi di vedute e suggerimenti su posti segreti che conoscono solo loro dove fare la foto dell’anno, anzi del secolo…
Questione di punti di vista…
dubbi, dubbi, fortissimamente dubbi…
Oggi avevo tre foto per descrivere la giornata e una era questa, mentre le altre erano di tema simile tra loro…
Alla fine ha vinto la particolarità della prima, perché è più facile immedesimarmici. Ho diversi amici che vivono questa condizione di genitori “a ore” con i propri figli. Sicuramente i fattori da prendere in considerazione sono tanti e tutti delicatissimi, come sempre quando ci sono di mezzo i bambini. Provo ad immaginare la situazione e faccio già fatica a fare solo quello, figuriamoci a viverla. Da persona razionale cercherei di limare i motivi di attrito con la ex compagna/moglie per rendere più facile le cose. Stante il fatto che se si arriva a quel punto, qualcosa che non va, da una o da entrambe le parti , c’è. In quel caso forse è importante avere l’onestà intellettuale di pensare al bene del piccolo/a, lasciando scazzi, disomogeneità e menate, fuori dalla porta delle due case. Via i paragoni, ricordate che voi siete comunque mamma e papà per lui e non “quello stronzo di tuo padre” o “quella zoccola di tua mamma”. Cercare di remare nella stessa direzione è importante , sia perché non trovi disparità (o miglior favore) di comportamento da una delle due parti, che per avere il senso della presenza di entrambi anche se magari si formino altri rapporti successivamente. Ora come ora, la legislatura italiana tende a favorire le madri, sopratutto se i bimbi sono piccoli e necessitano della figura materna. Forse in molti casi sarebbe possibile una condivisione, sicuramente difficile anche a livello logistico ma qualche spazio in più per i papà, già ora, secondo me, sarebbe importante. C’è maggiore coscienza nelle nuove generazioni, ci sono ruoli che si sono proprio ribaltati nelle professioni e nelle tendenze dei nuovi single, c’è la possibilità che molti papà siano ottime mamme. Io ci proverei…
Uè, cala la nèbia…
…e come canta Battisti “…quando cala la tristezza in fondo al cuore…” . Cominciare la mattina con una nebbia come non si vedeva da diversi anni, in contemporanea con la caldaia bloccata e il freddo non solo nel cuore ma anche in casa, non ha prezzo. Poi ci si riscatta sempre andando a spasso con Mou, rigorosamente dove vuole lui e mai dove vorrei io… Dopo le prove per lo speciale Natale Nba fino a metà pomeriggio e alla fine scoprire che un giovane/vecchio collega se n’è andato troppo presto, lasciando una giovane moglie e una giovanissima figlia per colpa di un male bastardo e ingiusto. E lì, la nebbia che fino a quel momento era rimasta all’esterno, si è infiltrata subdolamente nel cuore…